Signor direttore, ho letto con molto interesse la storia del partigiano Ferraresi Naples pubblicata (…) in occasione della sua dolorosa scomparsa.
Ho subito trovato la scheda che lo riguarda, compilata il 14 gennaio 1946 e firmata dallo stesso ‘Ferraresi Naples Pietro’. Mi sembra giusto darne conto come arricchimento di quanto già pubblicato. Nato a Calvatone nel 1923 Naples Ferraresi risiedeva allora a Cremona in via Massarotti 5, aveva frequentato la III Superiore e conosceva specificamente ragioneria e lingue.
Aveva fatto il servizio militare nel Genio, con permanenza a Lione in Francia. La scheda riporta che egli fece parte dall’ottobre 1944 della Formazione partigiana Primula rossa operante a Cremona. Di essa si citano come referenti Caterina Sivelli, Ettore Pedrini e Giorgio Tempestini.
Con questo gruppo Ferraresi ha poi partecipato al movimento insurrezionale nei giorni della Liberazione in città. Nell’archivio è presente anche la scheda riguardante il fratello Linneo, di tre anni più giovane. Anch’egli nato a Calvatone, risiedeva col fratello ed era magazziniere con patente di conduttore caldaie. Anche Linneo faceva parte di Primula rossa e cita come referente anche Danilo Morandi.
Primula rossa era un gruppo composto in maggioranza da giovani e giovanissimi: nel 1945 i Ferraresi avevano uno 22 e l'altro 19 anni, Morandi era 18enne, Pedrini 17enne... Più anziana e punto di riferimento era Caterina Sivelli, insegnante di 45 anni, antifascista per due volte arrestata, in carcere già nel 1941. Primula rossa fu un piccolo gruppo spontaneo ed autonomo, non formalmente integrato nel Cln, anche se risulta che la Sivelli collaborò col Cln e con la IV Brigata Ghinaglia.
Questo gruppo fu attivo dall’estate 1944, compì azione di propaganda clandestina, imboscate ed importanti sabotaggi a presidi e materiali tedeschi. Alcuni di loro subirono arresti e percosse, Morandi fu in carcere a Brescia, Gioele Maffioli fu gravemente ferito e subì l'amputazione di un braccio. Di Primula rossa hanno scritto Armando Parlato ed Ennio Serventi.
Giuseppe Azzoni (Anpi Cremona)
Ho subito trovato la scheda che lo riguarda, compilata il 14 gennaio 1946 e firmata dallo stesso ‘Ferraresi Naples Pietro’. Mi sembra giusto darne conto come arricchimento di quanto già pubblicato. Nato a Calvatone nel 1923 Naples Ferraresi risiedeva allora a Cremona in via Massarotti 5, aveva frequentato la III Superiore e conosceva specificamente ragioneria e lingue.
Aveva fatto il servizio militare nel Genio, con permanenza a Lione in Francia. La scheda riporta che egli fece parte dall’ottobre 1944 della Formazione partigiana Primula rossa operante a Cremona. Di essa si citano come referenti Caterina Sivelli, Ettore Pedrini e Giorgio Tempestini.
Con questo gruppo Ferraresi ha poi partecipato al movimento insurrezionale nei giorni della Liberazione in città. Nell’archivio è presente anche la scheda riguardante il fratello Linneo, di tre anni più giovane. Anch’egli nato a Calvatone, risiedeva col fratello ed era magazziniere con patente di conduttore caldaie. Anche Linneo faceva parte di Primula rossa e cita come referente anche Danilo Morandi.
Primula rossa era un gruppo composto in maggioranza da giovani e giovanissimi: nel 1945 i Ferraresi avevano uno 22 e l'altro 19 anni, Morandi era 18enne, Pedrini 17enne... Più anziana e punto di riferimento era Caterina Sivelli, insegnante di 45 anni, antifascista per due volte arrestata, in carcere già nel 1941. Primula rossa fu un piccolo gruppo spontaneo ed autonomo, non formalmente integrato nel Cln, anche se risulta che la Sivelli collaborò col Cln e con la IV Brigata Ghinaglia.
Questo gruppo fu attivo dall’estate 1944, compì azione di propaganda clandestina, imboscate ed importanti sabotaggi a presidi e materiali tedeschi. Alcuni di loro subirono arresti e percosse, Morandi fu in carcere a Brescia, Gioele Maffioli fu gravemente ferito e subì l'amputazione di un braccio. Di Primula rossa hanno scritto Armando Parlato ed Ennio Serventi.
Giuseppe Azzoni (Anpi Cremona)
Fonte: welfarenetwork.it
E’ morto Naples Pietro Ferraresi, l’uomo che sotto al Torrazzo dopo l’armistizio salvò almeno un centinaio di cremonesi dai campi di sterminio nazisti e dal carcere duro. Il partigiano nella brigata ‘Primula Rossa’, è morto domenica nella sua casa di San Marino. Aveva 94 anni. I funerali si svolgeranno questa mattina alle 11 nella chiesa della frazione. Sarà sepolto nella tomba di famiglia al cimitero di Cremona. Una vita, fatta di duro lavoro, tanti viaggi all’estero, arte (in tarda età era stato anche un valente pittore), ma soprattutto di grande altruismo e umanità. Si chiamava ‘Naples’, come la nave inglese che durante la prima guerra mondiale salvò suo padre che si trovava a bordo di un cargo austriaco che stava affondando. E lui chiamò il figlio così, aggiungendo il secondo nome ’Pietro’. Ha solo 16 anni quando Naples Pietro va a lavorare a Berlino come dipendente di una gioielleria. Impara benissimo il tedesco e così’ quando rientra in Italia per svolgere il servizio militare, i tedeschi lo utilizzano come validissimo interprete.
Fonte: laprovinciacr.it
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